Castelnovo ne’Monti

Emanuele Ferrari – Discorso per Kahla

Siamo qui.
Ci vediamo e ci incontriamo davanti a uno schermo. Ed è passato un anno.
Ma siamo qui. E vogliamo che questa lontananza si faccia vicina.

Ci faccia vicini.

Come ogni anno ricordiamo i nostri cittadini deportati.

Molti dei quali non più tornati. Per loro abbiamo messo nel nostro paese Pietre d’inciampo. Un invito a sostare. A meditare sul valore profondo e insostituibile di ogni vita.  

Ricordiamo e lo facciamo unendo le nostre parole ai silenzi, ai sentimenti delle loro famiglie, in un filo che non si spezza, che loro per primi, venendo a Kahla, hanno iniziato, e che trova sempre nuovi motivi per annodarsi.

E diventare futuro.

Ma ogni anno, nei momenti di memoria a Kahla, ricordiamo anche la fine della Guerra.

Del più grande incubo del secolo scorso.

Lo ricordiamo anche adesso, che siamo alle prese con il più grande incubo di questo secolo appena iniziato e così difficile.

Ma ci sono segnali positivi.

Quest’anno le associazioni che da sempre si sono prese cura del memoriale al Walpersberg sono unite, lavorano insieme. Costruiscono forme vere di cittadinanza e democrazia.

E noi, come comunità di Castelnovo Monti, ma potrei dire come Appennino Reggiano, siamo al loro fianco. Siamo al vostro fianco.

Con il comune di Kahla poi ci accingiamo a stringere un patto di gemellaggio. Dopo alcuni anni, dopo molto viaggi, in una direzione e nell’altra, siamo arrivati a un approdo importante.

E questo ci dimostra che se crediamo nell’umanità, dai momenti difficili e terribili può nascere la gioia, si può realizzare la pace, coltivando l’amicizia, valorizzando le nostre differenze, che sono una ricchezza senza fine.

Per questo siamo qui. Perché crediamo nell’Europa dei popoli, dei liberi cittadini che si incontrano, stringono alleanze, superano i conflitti. Che giorno dopo giorno lavorano per la pace.

Per un mondo migliore.

A partire dalle scuole, dai nostri giovani.

Che sono i primi a dirci, anche ora, adesso: la memoria non si cancella, perché il futuro non si cancella.

Si costruisce con umiltà, rispetto, fiducia e attenzione.

Insieme.

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